Schio e la sua storia
Schio è una citta' a nord della provincia di Vicenza di 40.00 abitanti circa.Il suo nome deriva da Scledum , termine latino medioevale indicante una pianta della famiglia della quercia o un luogo piantato a querce. Schio è una citta dalla lunga storia , la sua fondazione viene fatta risalire all'epoca preistorica , essendo state trovate tracce e una vasta serie di reperti di quell'epoca che attestano la presenza dell'uomo.La sua posizione , all'imbocco della Val Leogra e attorniata da un magnifico anfitatro montagnoso , l'inizio delle dolomiti venete , ne ha favorito lo sviluppo di culture commerciali e contadine. iL monte Summano che sovrasta la città è considerato un patrimonio floristico unico in Europa , vi si possono trovare all'incirca 1000 specie di piante e fiori diversi , circa il 7.5% dell'intera flora europea , 15% di quella italiana e il 30% di quella veneta.
Intorno al II secolo a.C. i Romani arrivarono nella pianura veneta e la loro presenza è stata documentata anche nella zona di Schio.
I Longobardi sceserto in Italia nel medioevo ed anche in questo caso molti reperti testimoniano la loro permanenza nella zona.
Durante il lungo perodo di dominio della Repubblica di Venezia ( dal 1400 al 1800 circa) Schio ebbe un grande sviluppo economico e sociale.La città divenne infatti col tempo il principale luogo di produzione laniera della Serenissima. A partire degli anni trenta del Settecento l'ascesa economica nel settore laniero diviene imponente grazie all'iniziativa del patrizio veneziano Nicolo' Tron che , al ritorno dall'ambasciata d'inghilterra scelse Schio come luogo per iniziare la sua attività, avvalendosi di tecnici inglesi per la produzione di nuovi tessuti più moderni e leggeri.Durante la sucessiva rivoluzione industriale Schio fu protagonista con la costruzione di grandi tessiture , nonostante la gestione francese e austriaca , che segui' quella della Repubblica di Venezia , non punto' mai allo sviluppo economico.
Già nei primi vent'anni dell'Ottocento esistevano in città gli opifici più antichi (Lanificio Garbin e Conte) e quello di Francesco Rossi (padre di Alessandro), fondato nel 1817. Ma fu Alessandro Rossi a far crescere la fabbrica laniera del padre riuscendo a farla divenire la maggior azienda laniera del mondo a quell'epoca (Lanerossi), favorendo inoltre lo sviluppo a Schio di altri lanifici (ad esempio il Lanificio Cazzola) ed altre attività collaterali (produzione di navette, l'industria meccanica, eccetera). Schio in seguito a questo grande sviluppo dell'industria laniera fu definita la Manchester d'Italia. Intorno all'industria sorsero tutti i servizi collegati come quartieri costruiti per gli operai , asili per i bambini e giardini integrati nell'architettura industriale.
Oggi l'industria filiera non è più attiva ma sono innumerevoli le testimonianze dell'epoca tanto che ne costituiscono ancora l'elemento culturale più importante. Lo scenario della Fabbrica Alta come il Giardino Jacquard , per citare solo i più conosciuti , ricordano il glorioso passato del nostro territorio nell'ambito dell'archeologia industriale e dello sviluppo urbano della citta.